giovedì 9 dicembre 2010

Mercato Italiano della terra a Colorno



Informazione per tutti i lettori Parmigiani (ma anche no), domenica 12 dicembre si inaugura a Colorno l'undicesimo Mercato della Terra italiano, secondo in Emilia Romagna.
La condotta Slow Food di Parma, appena ricorstituita con un nuovo gruppo dirigente, festeggierà il Terra Madre Day proprio con l'edizione pilota del mercato, organizzato insieme al Comune di Colorno e alla Provincia di Parma, e in collaborazione con le organizzazioni di categoria CIA e UPA e la Pro Loco di Colorno.
L'evento avrà luogo dalle 9 alle 18 in Piazza Garibaldi, contestualmente a Dolce Santa Lucia, un’intera giornata dedicata alla solidarietà organizzata dalla Pro Loco.
Saranno presenti circa 20 produttori locali, provenienti da un raggio di circa 50 km da Colorno. Fra i prodotti presentati e venduti ci sono conserve, miele, vini, ortaggi e salumi; non possono mancare ovviamente né il Parmigiano Reggiano né i presìdi del Culatello di Zibello e del Caffè di Huehuetenango. Inoltre al mercato sarà servita la minestra di castagne preparata da Stefano Fogacci, figura di riferimento per le comunità di Terra Madre della regione. Mi viene un pò da piangere pensando che non potrò esserci....
Per il Comune di Colorno, che fa parte dell'Associazione dei Comuni Virtuosi, il Mercato della Terra si inserisce in una lunga serie di proposte e progettualità messe in campo negli ultimi anni per promuovere nella comunità una nuova sensibilità improntata alla riduzione dell'impronta ecologica, alla filiera corta, alla sobrietà e consapevolezza nei consumi quotidiani.
IMPORTANTISSIMO: Dalla prossima primavera il "Mercato della Terra" avrà cadenza mensile, e si svolgerà nell'ultimo cortile della meravigliosa Reggia di Colorno, oggetto di riqualificazione proprio in queste settimane.
Questa inaugurazione è resa ancor più bella e importante dall'evento benefico Dolce Santa Lucia, promosso dalla Pro Loco per allietare il Natale dei bambini ricoverati in ospedale. Nel centro della piazza sarà infatti realizzato un grande dolce, che come un colorato puzzle prenderà forma grazie alle tante torte offerte dalle associazioni di volontariato presenti e dagli esercizi alimentari di Colorno. La vendita di queste torte, tramite offerta, permetterà di realizzare una raccolta fondi per l’associazione Noi per Loro, una staffetta golosa, realizzata per donare un sorriso ai bambini dell’ospedale cittadino.
Al fianco della Pro Loco ci saranno le numerose associazioni del territorio, che nei propri stand presenteranno la loro attività e offriranno interessanti idee per un’originale e utile regalo di Natale. Infine, sempre la Pro Loco gestirà un punto ristoro con torta fritta, salumi e altri piatti tradizionali del periodo invernale.
Andate anche per noi e raccontateci tutto!!!

lunedì 6 dicembre 2010

Borough Market e dintorni (golosi)

Borough market, croce (per la folla) e delizia di ogni gastronomo, food addicted che bazzichi o viva a Londra. Una tappa obbligata, riconciliante con la città (vivere a Londra non è proprio una passeggiata), che fa emettere con un debole sospiro: "Bè Londra è pur sempre Londra".  Eh sì perchè questo non è un mercato rionale nello stile dei nostri, ma è un mercato glocal, ovvero il meglio delle produzioni locali di tutto il mondo. Qui senza compiere più di 200 metri potrete assaggiare quasi tutte le cucine del mondo e sempre qui potrete comprare un buon pane (sì sì persino quello che a casa definiremmo proprio BUONO), verdura e frutta biologica, carne allevata come Dio vuole e molti banchetti di bravi italiani che vendono i nostri prodotti a peso d'oro (buona idea, da copiare:-).








In sintesi, ma proprio in sintesi questo è il Borough Market, una realtà esistente da decenni ma che negli ultimi anni è diventata qualcosa di più grazie a Jamie Oliver (qui si è fatto riprendere più volte mentre faceva la spesa) e al generale risveglio d'interesse nei confronti della gastronomia a Londra. Uno degli aspetti sicuramente più particolari di questo mercato è la combinazione comprare-mangiare: molti banchi infatti vendono solamente piatti take-away, un'ottima occasione per assaggiare diverse cucine in un pranzo solo, occasione che il popolo di Londra non si fa mai ripetere più di due volte raccogliendosi a mangiare il pranzo glocal nel giardino di una chiesa sconsacrata lì a fianco.. Dove altro potreste vedere rappresentato in maniera così eccelsa il "sacro e profano"?!
Dopo qualche ora in giro per il B.M noterete dei palesi segni di stanchezza che vi faranno allontanare da esso in modo sempre più repentino ed è qui che non dovete sbagliare "uscita", imboccando infatti quella giusta scoprirete il regno dei formaggi, il sogno di ogni amante di forme e odori, l'incubo degli intolleranti al lattosio, insomma stiamo parlando di Neal's Yard Dairy, il negozio simbolo del comprar formaggio a Londra.









Per trovare il negozio dovete uscire verso Park Street e da lì sentendo l'odore arriverete in pochi attimi alla golosissima destinazione. Qui in vendita ci sono soprattutto formaggi inglesi ma troverete ottime selezioni anche di quelli italiani e francesi e avrete la prova definitiva che in Gran Bretagna non si producono solo Cheddar e Stilton!
Alla fine della spesa probabilmente sarete stanchi e con le gambe affaticate, desideranti solo di un bel posticino dove sedervi, magari anche tipico: ovviamente la soluzione è dietro l'angolo ed ha un solo nome: The Garrison, ottimo gastro pub che ci ha lasciato letteralmente senza parole davanti ad un ottima crema di cardi al tartufo nero, un hamburger destrutturato com ottimo manzo scozzese porcini freschi e chutney di cipolle rosse, un crumble di zucca con lenticchie profumate al cardamomo e per finire crumble di mele, pere, mirtilli con gelato alla vaniglia! Tutto rigorosamente ottimo e nota importante  conto onesto (ovviamente standard londinesi:-).
Spero di avervi convinto, la south bank è una zona che merita più di uno sguardo veloce alla Tate modern e allo Shakespeare Globe:-)

mercoledì 1 dicembre 2010

Angoli D'Oriente


Eccoci qua...mooolto in ritardo!. E si, lo sappiamo, scusate la latitanza ma come potete immaginare tra ricerche di lavoro (mie), scuola (di Silvia) e tutte le mille cose che offre questa città il tempo vola via e la sera spesso stanche e spossate dalle temperature glaciali crolliamo rimandando il post a domani.
Ma ora basta, promettiamo di essere più ligie e abbiamo ormai un bel pò di materiale su cui scrivere per cui non vi abbandoneremo più ad immaginare cosa stiamo combinando.
Ci piacerebbe raccontarvi delle tante diverse realtà che convivono insieme perfettamente e che come un ingranaggio perfetto si incastrano e ruotano facendo girare il motore che è il cuore di questa città: il commercio e le sue diverse sfacettature.
Qui convivono Asiatici, Europei, Mediorientali, ogni paese del mondo ha qui almeno un suo rappresentante (il più delle volte vere e proprie colonie) e per ognuno di loro "casa" non è poi così lontana, e già perché oltre ai ristoranti e locali etnici (dove tra gli etnici rientriamo anche noi Italiani) ci sono interi quartieri con negozi di arredamento, cibo, vestiti, giornali e roba per la casa in puro stile Giapponese, Cinese, Arabo etc..
Ecco proprio sul Giappone vorremmo spendere un pò più di due parole. Qui non si sono accontentati di avere i soliti due negozietti uno vicino all'altro affollati di clientela tipica, no qui hanno costruito il Japan Centre. Ovvero come ricreare un pezzo di Giappone nel cuore di Londra. Il Japan Centre consta infatti di un supermercato giapponese, due ristoranti ed un intero centro commerciale ad uso e consumo dei nipponici (leggesi: comprare Burberry da una gentilissima commessa che parla la tua lingua non ha prezzo:-). A noi ovviamente è interessata molto la parte del supermercato che al suo interno aveva interi reparti di miso, alghe, sushi già pronti, tofu, sakè, mirin, salsa di soia, un'edicola e pure la parte di surgelati e di attrezzi per la pefetta cuoca nippo. Non male eh?!
I prodotti esposti hanno tutti grafica originale e prezzo altrettanto autentico ma per noi poveri italiani che abbiamo al massimo il Natura sì è come essere ad Euro Disney. Noi per circa 6 sterline abbiamo comprato tutti gli ingredienti per fare la zuppa di miso con risultati, ci è sembrato, piuttosto fedeli all'originale pappato qua e là in ristoranti più o meno autentici.
Qui oltre ad ammirare vecchiette centenarie sopravvissute all'inquinamento di Londra si trovano libri per imparare a fare gli origami, per imparare a leggere e scrivere in giapponese, per fare un buon sushi e per scoprire che la cucina giappo può essere anche veg. 
Insomma qui non manca proprio niente:-) 
Poco distante c'è un'altra oasi Japan ovvero il Minamoto Kitchoan, un'autentica pasticceria Giapponese da vedere assolutamente!, i vari dolci venduti sono originali e prodotti principalmente con pasta di fagioli e pasta di riso, frutta sciroppata e tè verde e hanno le forme più assurde tipo coniglietto e pesciolino.
L'altro angolo orientale, Cinese però, ovviamente è chinatown e qui altro che ristoranti e negozi, qui è davvero la China!, tanto che i nomi delle strade sono scritti anche in cinese così come le indicazioni stradali e agli angoli delle strade si trovano i dispencer dei principali giornali cinesi.



Qui si trovano solo turisti che osservano attraverso il loro obiettivo scorci di Cina e Cinesi che indaffarati corrono da una parte all'altra come tante formiche operaie tutte con una sigaretta tra le dita.
Proprio qui a Chinatown il posto migliore in cui fermarsi a mangiare qualcosa è lo Jen Cafè, un'istituzione nella zona, infatti è stato uno dei primi locali ad aprire e a servire cibo cinese.
Questo è senza dubbio il posto migliore in cui assaggiarela zuppa di wonton e i ravioli freschissimi fatti in casa (a tutte le ore passando davanti le vetrate dello Jen Cafè troverete qualcuno intento nella produzione).




Come sempre vi lasciamo gli indirizzi di questi anlgoli d'Oriente nel caso vi trovaste a passare di quà.

Jen Cafè, 7-8 Newport PIWC, tube station Leicester Sq


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